VENEZIA 28 novembre 2015 – Agricoltura, Azzalin attacca la Giunta: “Chi non ha fatto nulla se non tagli e confusione sulle quote latte non critichi le iniziative concrete a sostegno degli allevatori: l’accordo sul prezzo del latte è un passo avanti significativo”
“Pan e latte, un binomio che questa volta non va bene. L’assessore regionale all’Agricoltura, infatti, si diletta nel criticare una delle poche azioni concrete intraprese grazie all’impegno di grande industria, organizzazioni dei produttori e ministero delle Politiche agricole. Se qualcuno non ha fatto la propria parte e si limita solo a parlare, è proprio la Regione. Se Pan ritiene che la situazione degli allevatori sia insostenibile, ci dica cosa ha concretamente fatto per migliorarla anziché criticare chi si è rimboccato le maniche”. A difesa dell’importante accordo siglato il 26 novembre scorso sul prezzo del late interviene il vicepresidente della commissione regionale Agricoltura Graziano Azzalin.
“L’assessore Pan parla di un modesto regalo di Natale – rimarca l’esponente del Pd – Beh, sempre meglio del regalo che ha fatto in questi anni al settore ed a tutta l’Italia il suo partito, la Lega Nord, che per i suoi giochetti propagandistici sulle quote latte ha costretto il nostro Paese a pagare 4,5 miliardi di euro di multe. Con quei quattro miliardi e mezzo in più, forse l’Italia avrebbe potuto trovare soluzioni strutturali per il lattiero-caseario, invece che andare a debito per colpa di pochi furbetti difesi da chi cercava solo un po’ di visibilità ed ha sfruttato gli splafonatori per apparire in televisione a danno gli allevatori onesti ed in regola. Il riconoscimento dei 37 centesimi al litro, di cui uno garantito dal Ministero, già impegnato con il Pacchetto latte a cercare di supportare le nostre stalle, certo non risolve tutti i problemi, ma è un passaggio importantissimo, fra l’altro accompagnato da uno storico protocollo d’intesa fra produttori e grande distribuzione. Dispiace, quindi, che venga così sminuito dall’assessore leghista all’Agricoltura, anche alla luce dei tagli che il suo presidente Zaia, già ministro delle Politiche agricole, ha fatto al settore da governatore del Veneto. Le critiche vanno anche bene, ma bisogna stare attenti quando si è fatto ben peggio di chi si vuole attaccare per motivi di propaganda ideologica”.