Zottis e Zanoni: “Delta del Po, per rilanciarlo occorre valorizzare la biodiversità.”

u201cIl valore del Delta sta nel contesto ambientale unico: se lu2019obiettivo u00e8 puntare sul turismo, dubitiamo di veder arrivare frotte di persone attratte dalla luce del sole riflessa su decine di ettari di moduli fotovoltaici. Non u00e8 cosu00ec che si valorizza e promuove un territorio. Dire che i pannelli sono fuori dal Parco, come ha fatto il neopresidente Gasparini, non cambia la sostanza perchu00e9 si stravolgono le caratteristiche paesaggistiche di quellu2019area. Per fugare ogni dubbio ha poi tenuto a precisare che lu2019impianto sarebbe comunque compatibile anche allu2019internou201d. Cosu00ec Francesca Zottis e Andrea Zanoni, consiglieri regionali del Partito Democratico, tornano sul caso del maxiprogetto di fotovoltaico a terra a Loreo dopo le dichiarazioni del primo cittadino, fresco di riconferma al vertice del Parco del Delta del Po.

u201cLu2019obiettivo della legge di riforma dei Parchi u00e8 rilanciare le aree protette, scrigno di biodiversitu00e0, per fare da volano anche per il territorio circostante. Perciu00f2 la prima preoccupazione di chi si trova a guidare questi Enti dovrebbe essere quella di valorizzare il contesto ambientale. Non basta trincerarsi dietro a una norma, occorre far di tutto perchu00e9 non venga stravolto, sollecitando e collaborando con la Regione per legiferare in fretta in questo senso, mettendo determinati paletti – precisano Zottis e Zanoni – E qui si torna a un problema che abbiamo denunciato nei giorni scorsi: le nomine hanno accontentato appetiti politici ed esigenze locali di parte, escludendo ad esempio rappresentanti delle associazioni ambientaliste, senza che ci sia chiarezza su programmazione e intendimenti. u00c8 ancora presto per esprimere giudizi sullu2019operato, ma certo questa prima uscita non lascia presagire molto di buono. Basterebbe – sottolineano in chiusura – che il 25% delle aree produttive inutilizzate che ci sono in Veneto, ospitasse pannelli fotovoltaici e si raggiungerebbero gli obiettivi energetici regionali, senza consumare altro suolo agricolo e fertileu201d.

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