Al momento stai visualizzando Zootecnia, intervenire prima che sia troppo tardi

Zootecnia, intervenire prima che sia troppo tardi

VENEZIA 5 maggio 2016 – Zootecnia, Azzalin, Zottis e Guarda dopo l'audizione in Terza Commissione: “Intervenire prima che sia troppo tardi. In Veneto già perse mille stalle: va convocata una Conferenza regionale e richiesta un’immediata interlocuzione con lo Stato”

 

“Intervenire prima che scappino i buoi. Le stalle, invece, sono già chiuse. Nel solo Veneto sono già un migliaio quelle che sono state costrette ad arrendersi: il nostro patrimonio zootecnico è in pericolo. Rischiamo di perdere un patrimonio difficilmente riproducibile se non vengono avviate contromisure immediate, alla faccia delle campagne per la tutela delle produzioni venete e delle filiere corte e tracciabili”. Questo il commento del vicepresidente della commissione regionale Politiche agricole, economiche e del lavoro Graziano Azzalin e della colleghe Francesca Zottis del Pd e Cristina Guarda della Lista Moretti,  all’indomani della seduta nella quale si è tenuta l’audizione delle rappresentanze del mondo lattiero-caseario e della zootecnia da carne.

“Il quadro emerso è allarmante – rimarcano Azzalin, Zottis e Guarda – La scarsa remunerazione al prodotto non copre neppure le spese di approvvigionamento. Ed a peggiorare la situazione già critica, le lobby delle nuove mode e gli allarmismi ciclici a fronte di prodotti che, invece, si confermano sempre al massimo della sicurezza grazie ai costanti controlli. Ciò che preoccupa maggiormente è la scarsa liquidità con cui le aziende si trovano ad operare a causa dei ritardi nell’erogazione dei contributi della Pac e della difficoltà di accesso al credito. Il consiglio regionale del Veneto ha votato il taglio delle risorse ai fondi rotazione che avrebbero potuto sollevare gli allevamenti. Serve un accordo di sistema attraverso gli istituti bancari insieme ai consorzi fidi strumenti che possono intervenire per le garanzie. Se questa può sembrare una soluzione virtuosa nonostante lo stato in cui versano le banche nostrane potrebbe essere di sicuro un nuovo modo di lavorare per il settore agroalimentare che con i suoi 6 miliardi di fatturato merita tutta la considerazione politica del caso. La Regione deve agire per prima per la celerità e puntualità dei pagamenti di Avepa. Non possiamo rimpallare le responsabilità: va data risonanza alle criticità, ma ci vuole anche maggior determinazione ed efficacia da parte della politica regionale. Non possiamo limitarci ad essere ridondanti solo sul tema della promozione e valorizzazione perché i numeri ci dicono che il settore non può tenere se non c’è un sostegno strutturale. Per questo va convocata una Conferenza regionale e richiesta un'immediata interlocuzione con lo Stato”.

A ribadire con forza questo punto, oggi il consigliere Azzalin era insieme agli allevatori veneti che hanno manifestato davanti alla Fiera di Bologna, insieme ad un migliaio di colleghi di tutto il Centro-Nord per sottolineare i problemi dovuti a ritardi nei pagamenti comunitari, burocrazia asfissiante, prezzi all’origine in caduta libera ed investimenti bloccati. “La difesa del Made in Italy parte dall'attenzione verso chi in Italia lavora – sottolinea Azzalin – altrimenti si rischia di investire risorse solo sulla propaganda perdendo di vista il cuore della produzione, che oggi è in grave difficoltà”