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Traniello-Gradassi: “Con voto unanime sono stati scelti i candidati polesani del Pd alle regionali”

Nella serata del 29/06/2020 in una Gran Guardia affollata nei limiti e nel pieno rispetto della normativa Covid 19 (Sala che riprendeva proprie funzioni dopo 4 mesi di chiusura) si è svolta l’Assemblea Provinciale del Pd Polesano che ha approvato all’unanimità 37 voti su 37 (in piena condivisione ed unitarietà) dopo la relazione e la indicazione del Segretario Giuseppe Traniello Gradassi ed altri contributi confermativi la lista di 5 nomi da presentare a ratifica della Direzione Regionale per rappresentare il Pd della Provincia di Rovigo alle prossime elezioni Regionali. Assemblea convocata dal presidente Nello Chendi in accordo con tutto il Partito con largo anticipo rispetto alle normali scadenze proprio per esaltare l’unitarietà d’intenti e la consistenza di una proposta che ci vede tutti protagonisti per il territorio con il territorio.

Di seguito riportiamo intermanete ildiscorso di apertura del Segretario Giuseppe Traniello Gradassi

“Compagne/i buonasera e grazie di essere presenti a questa desueta forma assembleare in quanto comunque sottoposta a restrizioni dovute alla pandemia da Covid 19.

Ringrazio in particolare il Presidente dell’Assemblea Provinciale Nello Chendi per essersi adoperato affinchè possiamo incontrarci nella maniera più consona possibile e chiedo:

 Un minuto di silenzio per le vittime e le famiglie delle stesse   che la pandemia stessa, seppur in forma più lieve rispetto ad altre parti d’Italia ha arrecato nel nostro Veneto e quindi al Polesine.

Pandemia che come condiziona e ha condizionato tutta la vita del Paese e del Mondo,   ha rivoluzionato anche le modalità della vita Politica ed Amministrativa, infatti siamo ad esempio ormai adusi a riunioni o Consigli Comunali in videoconferenza ed a lavorare quindi elaborare dal nostro ufficio o dalla nostra abitazione, tutt’ora l’agibilità anche della Sede Provinciale è condizionato ad un afflusso limitato di persone e secondo regole di controllo.

Pandemia o vogliamo dire in questo caso mutazione delle priorità che nelle ultime amministrative in Francia con il secondo turno svoltosi questo fine settimana non solo ha riscontrato un previsto calo dei votanti, con una partecipazione intorno al 40% , ma ha portato al sovvertimento di molte previsioni con la vittoria al ballottaggio dei cosidetti Verdi in almeno 8 grandi città (non solo le tre dei ns. notiziari) partendo non dalla prima posizione al primo turno e una  Marsiglia abitualmente feudo della LePen con i ns. notiziari che oltre a confondere Strasburgo  con Salisburgo poco e male comunicano.

La mancanza di possibilità di contatti diretti rallenta e rende più laboriosa l’elaborazione e la percezione di una politica del territorio sul territorio stesso e la preoccupazione derivante dalla crisi strutturale che affligge l’economia,   la società e la rinnovata attenzione all’ambiente ed alla qualità di vita in maniera direi egoistica pone ulteriori problemi di affezione e attenzione democratica, portando con faciloneria  cultura e informazione a fermarsi a chi accede strumentalmente e pedissequamente ai media più importanti, qualsiasi cosa faccia o affermi come i Presidenti di Regione uscenti.  In questo avere il Presidente Bonaccini come presidente della Conferenza Stato/Regioni ci ha avvantaggiato nelle prospettive di consenso nel resto del Paese ma lo stesso effetto non l’ha sortito in Veneto dove dobbiamo scontrarci con probabilmente il leader di centrodestra attualmente più gradito.

Quindi nonostante la nostra azione positiva  e presente nell’azione di Governo e la nostra azione determinante in un Europa che ha cambiato in maniera oggettiva la propria politica e prospettiva verso un indirizzo non solo finanziario come già avevamo richiesto  durante l’ultima campagna elettorale per il Parlamento Europeo, nonostante siamo sicuramente protagonisti di un consolidamento del centrosinistra anche grazie alla unitarietà che   il Pd sta dimostrando sia come proposta politica sia come azione di Governo a favore del Paese. Dobbiamo però rilevare che  la stessa praticità e proposta invece non si rileva nell’azione  del principale alleato di Governo  preoccupato come le forze di opposizione solo di procurarsi voti/consenso con proposte perlopiù populiste magari  poco concrete o addirittura nocive (come la negazione del MES Sanitario)  ma talvolta popolari.  Questo unito ad una carenza di efficacia comunicativa o diciamo empatia e di una riconoscibile attenzione nell’azione di Governo per la nostra Regione  della nostra classe dirigente Nazionale è una delle problematiche che nella prossima campagna elettorale per il  Veneto molto più che in passato dovremo affrontare.

Campagna Elettorale che viste le condizioni Sanitario/Sociali, una legge elettorale della Regione Veneto che tende a ridurre gli spazi rappresentativi specie per le province meno popolate e le eventuali minoranze; la candidatura alla Presidenza per il Centrosinistra di Arturo Lorenzoni espressione di un civismo ormai quasi  superato come movimento così come stanno sparendo le Sardine, (civismo  che sta dando prove amministrative sicuramente a macchia di leopardo come efficacia e positività ) sarà per il nostro Partito sicuramente diversa e più impegnativa.

Infatti non devo ricordarvi io la necessità di un successo, del raggiungimento di un ottimo risultato in percentuale superiore rispetto alle altre province venete e quindi la necessità che questa Provincia abbia una rappresentanza a livello regionale  del Pd(vista anche la mancanza di una rappresentanza parlamentare)” in un centrosinistra ancora immaturo per essere rappresentato da altre componenti”.

Diventa così indispensabile per poter ambire anche solo al minimo che è la rappresentanza in Consiglio Regionale, che il Partito si presenti unito compatto, impegnato non solo nella presentazione delle candidature ma una volta che   saranno espresse da questa Assemblea e ratificate dalla Direzione Regionale anche nella preparazione e svolgimento della Campagna Elettorale stessa che anche se non ufficialmente dobbiamo affrontare da subito; tenendo ben presente le nostre caratteristiche e peculiarità che dovranno essere presentate comunicate con fortissima personalità e convinzione, con una passione che non è più propria ma che deve tornare ad essere percepita, marcando la differenza. Il Centrodestra ha fatto disastri non solo etici, clientelari e spartitori, ha dato un indirizzo sbagliato alla Sanità ai Servizi per gli anziani, trascura i più deboli, trascura territori e temi dell’ambiente eppure noi continuiamo ad essere perlopiù percepiti da un elettorato fra i meno mobili, non come oppositori od alternativa ma come utile piccola minoranza ideologica della maggioranza, utile ad evitare gli eccessi. Sarà quindi indispensabile che oltre al porta porta, la ricerca spasmodica di preferenze per contribuire a fare la differenza ci si impegni in una comunicazione specie in videoconferenza o in alcuni comunicati stampa la più possibile condivisa ed unitaria, perché la nostra non litigiosità rappresenti un valore aggiunto ed un’autorevolezza comunicativa efficace.

In conclusione devo ringraziare tutte le componenti del Partito per l’attenzione ed il contributo che hanno dato seppur in periodo Covid per addivenire a presentare una lista unitaria condivisa, in una sintesi rappresentante varie peculiarità: prima una competenza e non ultime ma indispensabili visto il momento,  riconoscibilità e riconducibilità anche mediatiche, una corretta composizione di genere, il giusto civismo di servizio e rappresentanza territoriale.

E non ultimo devo ringraziare tutti coloro che seppur rendendosi disponibili non sono nella  proposta che pongo al voto dell’Assemblea.”