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Retroscena che offuscano i proclami lanciati da Bergamin ….

Rovigo 15 luglio 2015

Le dichiarazioni odierne di Bruno Piva sulla stampa non sono banali. Pesa, infatti, come un macigno l’accusa al nuovo Sindaco di Rovigo Massimo Bergamin di essere stato nominato Presidente di ASM Set solo perché imposto dalla “partitocrazia” (Lega Nord), non avendo meriti specifici di tipo professionale od amministrativo. Altrettanto rilevante e’ l’aspetto raccontato da Piva sulle continue richieste di aumento dell’indennità di carica da parte di Bergamin, evase con un premio finale di mandato di circa 20 mila euro all’ex Presidente della Set.

Questi retroscena di certo offuscano i proclami lanciati da Bergamin in queste settimane sulla “rivoluzione” che intende promuovere nella gestione delle società partecipate dal Comune di Rovigo; vedremo se Bergamin proporrà effettivamente alla guida dei vari consigli di amministrazione persone nuove dotate di capacità manageriali.
Ma lo attendiamo al varco soprattutto sulle linee programmatiche di legislatura e sulle strategie che intenderà proporre agli altri Sindaci del Polesine per migliorare la gestione dei servizi pubblici ed abbassare contestualmente le tariffe, come dichiarato in campagna elettorale. Vedremo come qualificherà meglio l’obiettivo annunciato: razionalizzare.
Se la ricetta consisterà nella privatizzazione di alcune società tramite la collocazione sul mercato dei “gioielli” di famiglia o di servizi di utilità sociale, noi saremo contrari; se invece si vorrà aprire un ampio confronto con l’opposizione consigliare mirante a condividere un piano di efficientamento e di rilancio delle società partecipate, che non escluda scelte mirate di risparmio di risorse pubbliche sui “rami secchi”, noi saremo collaborativi.
Di certo se il buongiorno si vede dal mattino, andranno fugate molte perplessità.
Mi domando infatti per quali ragioni nel primo incontro organizzato da Bergamin con gli altri Sindaci della provincia su un servizio di rilevanza territoriale, come quello della gestione del ciclo dei rifiuti, il Sindaco di Rovigo abbia fatto inviti mirati, escludendo due terzi dei colleghi.
Chi ha ispirato questa modalità d’azione?
Se l’intento, condivisibile, e’ quello di un maggior protagonismo dei Sindaci sulle scelte da compiere nell’ambito dell’organizzazione dei servizi pubblici locali, sdoganando i primi cittadini del
centrodestra dalle vecchie logiche di “asfaltatura” degli avversari politici, perché allora Bergamin non ha deciso di dialogare fin da subito con tutti gli altri 49 Sindaci del Polesine?
E qual è la sua precisa proposta sulla pianificazione e gestione del ciclo dei rifiuti in Polesine? Ormai di tempo per studiare ne ha avuto parecchio.
È d’accordo sulla raccolta differenziata spinta nel Comune di Rovigo, allineando così il capoluogo (oggi al 53-54%) alle performances degli altri Comuni polesani (oggi al 68-69%)?
È d’accordo sul porsi un obiettivo a livello provinciale dell’80% di raccolta differenziata, al fine di emulare le altre realtà venete più virtuose?
Come pensa di gestire lo smaltimento della frazione di RSU non riciclabile?
Preferirebbe andare in discarica a Sant’Urbano, alle porte di Lendinara (ammesso che la Regioni proroghi l’autorizzazione) ad una tariffa di circa € 120/tonnellata?
Oppure preferirebbe bonificare, recuperare ed ampliare la discarica polesana di “Taglietto 1”, smaltendo la quota di RSU non riciclabile ad una tariffa di circa € 70/80 a tonnellata?
Oppure ancora preferirebbe bruciare i rifiuti con un nuovo inceneritore, come sembra suggerire l’assessore adriese Simoni?
Quando il Sig. Sindaco di Rovigo avrà le idee chiare, noi saremo pronti a confrontarci e a provare a condividere le soluzioni migliori per i cittadini polesani.
Nel frattempo do un consiglio a Massimo Bergamin: stia attento a non perdere il contributo regionale sulla bonifica di “Taglietto 1”, in quanto si potrebbe configurare un danno erariale alla collettività polesana e potrebbe essere ulteriormente ritardata la messa in sicurezza ambientale di una vecchia discarica che rischia di inquinare le falde con il percolato.
Julik Zanellato -Segretario Prov.le PD