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PO DI TRAMONTANA E PRADON, CENTRI DI SPERIMENTAZIONE A RISCHIO

ROMA 14/09/2016 -Il parlamentare del Partito Democratico Diego Crivellari invita amministrazione regionale e locale a puntare sullo sviluppo delle eccellenze orto e florovivaistiche. Preoccupazione tra i dipendenti e per le prove sulle colture.

<Preoccupazione ed allarme per la situazione dei Centri sperimentali florovivaistici del Polesine, “Pradon” di Ca’ Mello di Porto Tolle e “Po di Tramontana” a Rosolina. Poche garanzie e silenzi sulla situazione finanziaria da parte dell’Ente Regionale. I centri polesani sono un’eccellenza e di fondamentale importanza per la crescita del settore sia quelle floricolo sia quello orticolo. L’incertezza dei contratti di lavoro, i loro rinnovi e la riduzione delle giornate di lavoro che quest’anno a fatica sono arrivate ad una media di 110 al posto delle 165 stabilite per gli stagionali, ha ridotto di fatto anche le prove e ricerche su alcune tipologie di piante. Anche le parti sociali hanno espresso forte preoccupazione sul futuro dei centri di Porto Tolle e Rosolina, dato che le circa trenta unità coinvolte sono cittadini di quasi tutti i comuni del Delta del Po.

Gli amministratori locali dell’area deltina sono unanimemente convinti della “risorsa” per il settore rappresentata dai centri di sperimentazione e coralmente hanno espresso desiderio che la Regione affronti con programmazione e a lungo termine la situazione. Come parlamentare e rappresentante del territorio ho il dovere di portare all’attenzione degli enti competenti e delle amministrazioni dello stato dell’incertezza che vivono oggi i lavoratori di “Pradon” e “Po di Tramontana”. Mi auguro che un’eccellenza ed una particolarità così all’avanguardia possa diventare elemento sostanziale per quel modello di sviluppo che il nostro territorio cerca di rincorrere ed affermare per il proprio futuro>.

Così l’on. Diego Crivellari