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Misiani: “In arrivo interventi ad hoc a sostegno delle imprese”

Intervista a Italia Oggi del viceministro all’economia, Antonio Misiani – Cristina Bartelli

Stop ai versamenti tributari ma solo per la zona rossa, i dieci comuni della provincia di Lodi e uno della provincia di Padova individuati come focolaio dell’epidemia di Coronavirus. Per le zone gialle, come ad esempio l’intera regione Lombardia, ancora nessuna sospensione: prima si dovrà valutare l’impatto economico e quali misure adottare. Ancora nulla di deciso, invece, per il rinvio di adempimenti fiscali in senso lato come ad esempio le dichiarazioni. Lo dice a Italia Oggi il viceministro all’economia, Antonio Misiani.

Quali saranno le misure fiscali per le zone rossa e gialla?
Per la zona rossa l’ipotesi è, per quanto riguarda le misure fiscali, la sospensione del pagamento di imposte e contributi. Per la zona gialla abbiamo bisogno di dati più precisi per valutare l’impatto economico e le misure da adottare.

In che tempi arriverà il decreto legge?
Nei prossimi giorni, il prima possibile.

I commercialisti chiedono la sospensione dei termini dei versamenti di tributi e cartelle, ci sarà altro?
Oltre alla sospensione dei versamenti e delle rate della rottamazione stiamo valutando come governo altri interventi di sostegno alle imprese.

E le misure per le imprese per contenere l’enorme danno economico a cui dovranno far fronte?
Tra le ipotesi di intervento per le imprese ci sono il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, un accesso potenziato al fondo di garanzia per le pmi, forme di rimborso in caso di perdite accertate, e, previo accordo con Abi, la sospensione del pagamento delle rate dei mutui.

Molti lavoratori, attenendosi alle indicazioni delle autorità regionali, stanno tenendo a casa i figli dalle scuole con aumento di costi per il welfare familiare. Sarà prevista una misura di sgravio, ad esempio per i costi da baby sitter?
Per il momento no.

Passando a temi più generali, agli stati generali dei commercialisti ha annunciato oltre la riforma del fisco anche quella delle agenzie fiscali. Può spiegarci a cosa state lavorando?
A vent’anni dalla nascita delle agenzie fiscali sono maturi i tempi per un loro tagliando organizzativo, con l’obiettivo di migliorare e semplificare il rapporto tra fisco e contribuenti. Cosa fare verrà deciso da un confronto approfondito con i nuovi direttori e con tutti gli stakeholder interessati.

Cosa vi aspettate in merito alla decisione della Consulta sulle Poer il giorno 25 febbraio? Se fosse nuovamente dichiarata l’incostituzionalità della norma come avvenne nel 2015, avete un piano B per evitare il blocco degli uffici?
Ci aspettiamo che la Corte faccia chiarezza su una tematica che è di estrema rilevanza per il funzionamento di tutta l’amministrazione finanziaria. Aspettiamo fiduciosi e siamo pronti a recepire ogni indicazione che dovesse emergere dalla pronuncia della Consulta.

In ambito di riforma fiscale generale c’è da aspettarsi un taglio lineare delle detrazioni e una rimodulazione dell’Iva in alcuni settori?
La discussione sulla riforma fiscale si sta concentrando sull’Irpef. Che le detrazioni vadano razionalizzate è un convincimento diffuso. Vedremo dove approderà la discussione. L’Iva, invece, non è un punto sul tavolo.

A che punto è la normativa di attuazione del cashback per incentivare i pagamenti elettronici avendo un «rimborso» dal fisco?
Il ministero dell’economia sta lavorando con la presidenza del consiglio. L’obiettivo è emanare un decreto ministeriale in tempo per far partire il meccanismo da luglio.