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LA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO CONDANNI LE DERIVE FASCISTE DI PUNTA CANNA E PIÙ IN GENERALE TUTTI I FASCISMI

LA GIUNTA CONDANNI LE DERIVE FASCISTE DI PUNTA CANNA E PIÙ IN GENERALE TUTTI I FASCISMI

presentata l’11 luglio 2017 dai Consiglieri Bartelle, Moretti, Ruzzante, Zanoni e Azzalin

Il Consiglio regionale del Veneto

PREMESSO CHE:
1) numerosi quotidiani (tra gli altri il Gazzettino di Venezia 10.07.2017) hanno riportato la notizia di uno stabilimento balneare situato in località Sottomarina (VE) denominato “Punta Canna” che sarebbe divenuto ritrovo di sostenitori dell’ideologia fascista;
2) in particolare, già all’ingresso dello stabilimento, visibile prima di accedervi, è stato installato un cartellone recante immagini e slogan inneggianti al fascismo e a Benito Mussolini come, ad esempio: “quando c’era il duce la crisi era sparita e tutti stavano bene, c’era pulizia, ordine, e la gente aveva anche smesso di scioperare”;
3) il predetto cartellone riporta inoltre una programma politico finalizzato a “salvare l’Italia da tutta la merda che abbiamo da 70 anni” costituito di cinque punti dei quali di seguito si riportano alcuni estratti:
1. “cambiare la Costituzione e il Codice penale, eliminare il Presidente della Repubblica e tutto il Quirinale perché inutili”;
2. “aprire le case per la prostituzione legalizzata” “vanno dati pieni poteri alle forze dell’ordine e va dato loro il diritto di usare il manganello. Dovrebbero essere chiuse le frontiere e andrebbero fatti controlli rigidissimi su chiunque entri nel paese. Al Vaticano va imposto di non immischiarsi nella politica e ricordandogli che per la pedofilia c’è la pena di morte”;
3. “eliminare l’esercito, lasciare che nei paesi mussulmani si arrangino tra loro, perché è uno sperpero vergognoso di denaro pubblico” “i corpi [riferito alle forze dell’ordine] vanno unificati in uno solo il quale avrà la divisa nera dei carabinieri che è la migliore”;
4. “basta far parlare anche la merda, si, sono per la dittatura!”
5. “lo stato deve difendere l’imprenditore, è lui che da da mangiare agli operai”; “controllo enorme sugli statali […] PARASSITI. Basta ladri del proprio stipendio il 60% di voi è inutile avete rotto i coglioni ci fate schifo”;
4) ancora: “mi risulta che negli ultimi 100 anni l’unico che non ha mai rubato soldi pubblici è stato Benito Mussolini”;
5) anche all’interno dello stabilimento, comunque, sono presenti cartelli dello stesso tenore di quello esposto all’ingresso;
6) lo stesso titolare dell’esercizio, Gianni Scarpa, ha confermato che i suoi clienti “sono tutti d’accordo con lui”;
7) la circostanza è gravissima e oltre all’intervento della magistratura che sta già svolgendo delle indagini è doverosa un’azione forte di questo Consiglio per prendere la massima distanza possibile da fatti del genere;
8) un atteggiamento non completamente intransigente del Consiglio Regionale Veneto sulla vicenda avrebbe la conseguenza di giustificare tali atteggiamenti e di accostare, sullo scenario politico nazionale ed internazionale, la linea politica Regionale alle sconsiderate elucubrazioni neofasciste sopra riportate;
9) oltre alla doverosa questione etico-morale si evidenzia come Sottomarina (VE) sia una località balneare rinomata anche all’estero e la vicenda può danneggiare l’immagine di tutto il litorale Veneto con conseguenze disastrose sul turismo e quindi sull’economia veneta;
tutto ciò premesso,

impegna la Giunta regionale

– a Condannare con forza la condotta posta in essere dal gestore dello stabilimento balneare di Punta Canna in Sottomarina (VE) e, più in generale, tutti quelli atteggiamenti espliciti o impliciti volti a propagandare l’ideologia fascista o, comunque, ad attribuirvi dei meriti.
– a porre in essere tutte le azioni rientranti nella competenza Regionale per sanzionare quanto più duramente possibile i colpevoli dei fatti descritti e per scongiurare il ripetersi di simili vicende.