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Le Linee guida sulla scuola ("La buona scuola") messe a punto dal Governo per ridare slancio al settore, pubblicate on line sul sito del Governo "Passo dopo passo", 03 settembre 2014. ANSA/ PASSODOPOPASSO.ITALIA.IT +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

I numeri della buona scuola: in Polesine 382 insegnanti di ruolo

ROMA 19/01/2015 – L’on.Diego Crivellari del Partito Democratico promuove gli effetti della Legge 107: <risultati concreti anche nelle scuole della Provincia di Rovigo>.

<Con la “Buona Scuola” in Polesine sono entrati di ruolo ben 382 insegnanti. La legge 107, per l’anno scolastico 2015/2016, aveva previsto un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per la copertura di tutti i posti comuni e di sostegno dell’organico di diritto, vacanti e disponibili. Le operazioni di nomina si sono concluse tutte nei tempi previsti e a conclusione delle operazioni del piano assunzionale straordinario, la consistenza delle graduatorie ad esaurimento si è ridotta di circa due terzi>.

Con questi numeri l’on.Diego Crivellari ha dichiarato gli effetti del decreto sulla scuola pubblica approvato nel corso del 2015 e che oggi anche nella Provincia di Rovigo può riscontrare i suoi effetti positivi. <Nel suo complesso a livello nazionale – ha continuato Crivellari – parliamo di ben 87.076 immissioni in ruolo, divise per fascia e per grado di scuola. Tra questi si contano anche 2.788 docenti dedicati al sostegno degli alunni, con uno sforzo ed un obiettivo mai raggiunto prima. Penso che il segnale lanciato dal Governo Renzi con la “Buona Scuola” sia concreto ed inopinabile, e anche in Polesine abbiamo toccato con mano la concretezza della legge 107. In particolare nelle scuole della Provincia di Rovigo sono usciti dal precariato ed entrati in servizio 115 insegnanti dedicati al sostegno e 267 docenti per le fasce comuni.

La riforma del sistema di istruzione e formazione nazionale – ha concluso Crivellari – non era limitata alle sole immissioni in modo strutturale dei docenti, ma ha anche lo scopo di dare piena autonomia agli istituti, innalzare il livello di istruzione e competenze, contrastare le disuguaglianze, dare vita a reti tra scuole e valorizzare il merito sia degli studenti che dei docenti>.