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“Effetto #Jobsact: in un anno +325mila posti di lavoro”

Roma 30 settembre 2015 – “Ad agosto 2015 il tasso di disoccupazione è al 11,9%, in calo per il secondo mese consecutivo”. Così si legge nel rapporto Istat su occupati e disoccupati del 30 settembre 2015. La flessione è di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti rispetto ad agosto 2014. Nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce del 5,0%, a cui corrispondono 162 mila persone in meno in cerca di lavoro.

“I dati ISTAT certificano che il JobsAct funziona. In un anno abbiamo recuperato 325 mila posti di lavoro, agosto su agosto. La disoccupazione che era quasi al 14% all’inizio dell’azione del Governo, adesso è sotto il 12%. Le riforme danno frutti, l’Italia riparte. Avanti tutta, adesso. C’è ancora molto da fare e possiamo farlo insieme, con la fiducia di chi sa che apparteniamo a un grande Paese, forte e orgoglioso. Viva l’Italia” . Lo scrive il premier Matteo Renzi su Facebook.

Ad agosto gli occupati sono 69 mila in più rispetto a luglio e 325 mila in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Dopo la crescita di giugno e di luglio, la stima degli occupati cresce ancora dello 0,3% sul mese e dell’1,5% sull’anno. Il tasso di occupazione sale al 56,5%. Ad agosto sono soprattutto i dipendenti con contratti a termine ad aumentare. Secondo i dati Istat, sono 45 mila in più rispetto al mese precedente (+1,9%) a fronte di 25 mila nuovi dipendenti “permanenti” (+0,2%). Complessivamente l’aumento degli occupati è imputabile al lavoro dipendente (+70 mila persone), mentre restano sostanzialmente stabili i lavoratori indipendenti (-1.000). “Cresce l’occupazione delle donne, cresce quella degli uomini e calano i disoccupati.

Questo significa che chi si mette a cercare un lavoro in Italia oggi lo trova più facilmente. 325 mila italiani in più l’hanno trovato rispetto al 2014 e, fatto ancor più interessante, continua a crescere il lavoro stabile anche nel mese di agosto, da sempre caratterizzato per stagionalità dalla crescita del lavoro a termine. Il calo del lavoro autonomo non ferma la crescita dell’occupazione che continua ad agosto. Questo calo è coerente con l’idea che il mercato del lavoro italiano stia assorbendo nel lavoro dipendente quei lavoratori che in passato venivano presi con partite iva o contratti di collaborazioni ed erano quindi categorizzati come autonomi. Questo è uno degli obiettivi del Jobs Act ed è confortante vederlo funzionare. Cresce nel Paese un mercato del lavoro normale, fatto di allargamento delle tutele ai lavoratori, di assunzioni in aumento attraverso il contratto a tutele crescenti e che sostiene la creazione di nuovo e buon lavoro”. Così Filippo Taddei, responsabile Economia e Lavoro segreteria nazionale PD.