Al momento stai visualizzando Circolo PD di Castelgugliemo: pubblico dibattito sull’esito del Referendum Costituzionale tenutosi venerdì 9 dicembre 2016,

Circolo PD di Castelgugliemo: pubblico dibattito sull’esito del Referendum Costituzionale tenutosi venerdì 9 dicembre 2016,

“Con umiltà ritengo necessario guardare all’esito del voto Referendario Confermativo sulla modificazione Costituzionale : per capire, per riflettere, per poter meglio operare in futuro.”.

Così esordisce Maurizio TURCATO, Segretario del Circolo PD di Castelguglielmo.

Con il 47,55% dei SI, il nostro è il terzo miglior Comune del Polesine – scandisce con orgoglio Claudio PREVIATO, Vice-Sindaco di Castelguglielmo.

E riconosce in questo dato anche l’impegno, silenzioso ma prezioso, del Sindaco Giorgio GRASSIA; che pur assente per impegni precedentemente presi ha inviato un saluto ben augurante ai partecipanti.

 

Come Relatore, il Senatore Domenico ROMEO – uno dei fondatori del PD Polesano –

comunica che il Segretario Provinciale del PD,  Julik ZANELLATO, impossibilitato a partecipare all’iniziativa per impedimenti familiari, ha fatto pervenire un messaggio di apprezzamento per il buon risultato conseguito dal SI nel Comune di Castelguglielmo e per il dinamismo del locale Circolo PD, primo ad organizzare in Polesine un’assemblea degli iscritti aperta alla cittadinanza.

 

Anche il Sen. ROMEO ha molto apprezzato questo dato e anch’egli ha lodato il Gruppo Dirigente del Circolo.

Ha rilevato che nei piccoli Comuni dell’Alto Polesine si trovano i migliori risultati della nostra Provincia.

 

Viceversa i peggiori risultati si sono registrati nel Delta;

tra questi spiccano LOREO (terra natìa del Senatore forzista AMIDEI) con il 29,02% dei SI

e ROSOLINA (terra natia del Deputato DEM CRIVELLARI) con il 30,46% dei SI

(i due peggiori risultati dell’intera Provincia).

Nonostante ciò il Polesine – come media provinciale – presenta un dato migliore di quelli del Veneto e financo di quello Nazionale.

A dimostrazione del buon operato del Gruppo Dirigente Provinciale, guidato dal Segretario Provinciale, Julik Zanellato..

 

Il Senatore ROMEO arriva a dubitare che l’alta partecipazione (quasi il 70% dei votanti) sia

NON solo un segnale di voglia di partecipare dei cittadini;

ma sia ANCHE sia anche frutto di una FORTE “tifoseria”: tipica della cosiddetta 2° Repubblica.

 

Inoltre il prestigioso Relatore risponde a MARCHETTO, lodandolo per il dotto intervento.

In particolare rimarca che l’ Unione Europea ha il grande merito di decenni di Pace, dopo due guerre mondiali: costate il sangue di milioni di morti.

Ma contemporaneamente ha il grande limite  – da parte dei suoi gruppi dirigenti che negli ultimi lustri sono stati espressione della destra conservatrice – di mancanza di coraggio di andare oltre la moneta “unica”.

In particolar modo,  è mancato e tutt’ora manca un Governo Europeo, che si assuma la completa responsabilità su
* Politica ESTERA
* Forze ARMATE
* Forze POLIZIA
* MONETA Unica per una vera politica Economico-Finanziaria comunitaria.

Componenti questi per una UNIONE POLITICA degna di tal nome!

Massimo MARCHIORI, Tesoriere del Circolo,  fa notare che anche mentre si affrontano importanti scadenze, occorre impegnarsi per superare i ritardi sulla viabilità, ad esempio: è ancora  fermo lo sviluppo ed il proseguimento della “Transpolesana” fino al mare.

Franco MELOTTI, ex-Sindaco di Castelguglielmo, ha rilevato che il voto Referendario è stato “dirottato” a causa dalle vicende del Governo Renzi.

Nicola MALANCHIN, iscritto al locale Circolo, rafforza quest’ultima tesi, sostenendo che tantissimi cittadini hanno votato contro Renzi, piuttosto che sul merito della Riforma.
Si è rivelato un errore personalizzare.

E afferma che pure la vicenda di Banca Etruria ha pesato su codesto esito.

Interpellato dal Senatore, un giovane neo-elettore ha confermato le analisi nazionali sul distacco elettorale tra giovani elettori e PD di Renzi.

IL Sen. Domenico ROMEO conclude il suo ragionamento spiegando che la sfida di Renzi è stata di unire l’ Italia,
per essere più FORTI sul terreno Europeo.