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Chiusura Prefetture, incontro parlamentari-governo: non esiste alcun elenco ufficiale

Crivellari, deputato PD: Ad oggi nessun atto ufficiale. Valutiamo tagli a livello centrale per salvaguardare i presidi locali.

ROMA 15/10/2015 – Non è stata formalizzata alcuna lista delle prefetture che dovrebbero eventualmente chiudere, tanto meno Rovigo>. Così il deputato Diego Crivellari dopo l’incontro di questa mattina tra una delegazione di parlamentari dei territori nei quali era stata ventilata l’ipotesi di uno smantellamento degli uffici del Governo ed i ministri Alfano dell’Interno e Madia per la Semplificazione e la pubblica amministrazione.

L’incontro con i due esponenti del Governo – ha continuato Crivellari – ha fatto emergere che ad oggi non sia stato stilato alcun elenco ufficiale delle prefetture a rischio chiusura e che molte voci che giravano nei giorni scorsi non hanno fondamento. Dall’incontro è emersa nuovamente la grande attenzione alle nostre esigenze e a quelle dei territori, dimostrando di voler proseguire l’interlocuzione avviata per trovare una soluzione comune ai vari problemi.

È molto significativo che questa volontà di ascolto e di dialogo si sia espressa in forma congiunta da parte dei due Ministeri coinvolti dirittamente dall’eventualità dei tagli. E’ stato inoltre sottolineato nuovamente e con forza come sia possibile al fine di salvaguardare i presidi dello Stato a livello locale, di valutare eventuali tagli all’amministrazione centrale e non nei territori, garantendo quindi allo stesso tempo le esigenze di riorganizzazione e quelle di “spendig review”.

Il taglio delle sedi di cui era stata ipotizzata la chiusura comporterebbe un risparmio di appena 6 milioni, cifra che potrebbe essere oggetto di risparmi nell’intero territorio nazionale e non solo nelle 23 aree di cui sino a oggi si è discusso. Abbiamo evidenziato – ha concluso Crivellari – l’importanza del fatto che lo Stato non arretri, ma continui a garantire la sua presenza soprattutto in termini di sicurezza e servizi al cittadino. E’ importante mantenere forte e continuo il dialogo con i Ministeri.