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ARMI AI VIGILI URBANI, CRIVELLARI: LA POLITICA DELLO SCERIFFO E’ UNA VERGOGNA

Il parlamentare polesano del PD boccia l’idea del neo eletto sindaco leghista di Rovigo di armare la polizia locale: aumenterebbero i fattori di rischio per gli agenti.

ROMA 23/06/2015 – <Armare qualcuno non è mai stata una soluzione vincente. La strumentalizzazione della sicurezza a fini di propaganda elettorale è sempre mal sopportata, ma oggi difronte a scelte amministrative che chiedono serietà giocare con la sensibilità dei cittadini mi sembra vergognoso>. L’on. Diego Crivellari interviene dopo l’annuncio del neo sindaco di Rovigo di armare i vigili urbani per garantire sicurezza in città a Rovigo. <Pensare che con l’armamento della Polizia Locale – ha continuato Crivellari – si ottiene maggior sicurezza è da tempo, alla luce dei fatti, una scelta sbagliata e puramente propagandistica. Si confondono persino i ruoli: al Vigile urbano non è demandata la sicurezza pubblica, che spetta ad altre forze dell’ordine, e per questo l’adozione di un’arma dovrebbe essere intesa come strumento per la propria difesa nell’esercizio del suo lavoro. E’ risaputo e persino sigle sindacali nazionali sostengono che l’armamento aumenta i fattori di rischio per gli agenti della polizia municipale, ai quali ribadisco non spetta specificatamente la funzione di assicurare la sicurezza pubblica. Ci sono altri mezzi decisamente meno “cruenti” per garantire sicurezza ai propri cittadini. Non è con l’idea dello “sceriffo” che si risolve il delicatissimo problema della sensazione, oggi molto diffusa, di abbandono ed insicurezza che la popolazione vive nelle nostre città, Rovigo compresa. Penso che una miglior organizzazione del personale ed un maggior presidio del territorio, in coordinamento con le forze dell’ordine e di pubblica sicurezza, sono i primi passi che un amministratore dovrebbe fare. Questo seguito dal recupero del degrado urbano per arrivare alla garanzia di un efficiente servizio di trasporto pubblico. La sicurezza – ha concluso Crivellari – la si ottiene sommando diversi fattori spesso lontani fra di loro, ma che riguardano da vicino i servizi e le risposte quotidiane che un Comune offre ai sui cittadini>.