Al momento stai visualizzando Azzalin (PD): “Corazzari sul Parco infila un’inesattezza dietro l’altra, dimostrando tutta la sua inadeguatezza. Meglio che si occupi di sagre della porchetta”

Azzalin (PD): “Corazzari sul Parco infila un’inesattezza dietro l’altra, dimostrando tutta la sua inadeguatezza. Meglio che si occupi di sagre della porchetta”

Venezia, 30 ottobre 2016 – “La responsabilità è del Governo. Il refrain della Giunta Zaia per mascherare la propria incapacità nel dare risposte ai veneti è sempre lo stesso. E l’assessore Corazzari non fa eccezione: le vicende del Parco del Delta dimostrano la sua assoluta inadeguatezza: probabilmente è molto bravo per organizzare sagre della porchetta, meno quando deve lavorare ai suoi compiti istituzionali”. Il consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin torna sulla querelle relativa al mancato coinvolgimento dei territori nel processo per la creazione del Parco unico e sullo scaricabarile dell’esponente leghista che chiama in causa Palazzo Chigi.

“Sono considerazioni che fanno sorridere. Da quanto la Regione sta lavorando a questo progetto? Forse si è dimenticato degli incontri andati avanti per mesi? È possibile che fra una festa e l’altra gli sia passato di mente, perché il Delta è evidentemente l’ultimo dei suoi pensieri. Dice di essere stato costretto dal Governo, quando in realtà è stato un accordo fra le Regioni ad aver dato la delega a Roma. Ma probabilmente a Palazzo Balbi non perdono nemmeno tempo a spiegargli le decisioni più importanti. Vorrei chiedergli se è colpa del Governo anche la mancata legge sui parchi, uno dei primi impegni che aveva preso l’assessore una volta nominato”.

“Da tempo gli enti locali chiedono di essere ascoltati, ma Corazzari preferisce ai tavoli istituzionali le tavolate della Lega. Salvo poi, con scarso senso del ridicolo, vantarsi di aver fissato un incontro con i sindaci. Incontro sollecitato in realtà dagli stessi sindaci, visto che l’assessore ancora non si è degnato di avvertirli degli accordi che ha sottoscritto. Questi sono i fatti e non capisco come mai ci sia questa prudenza nel criticarlo: forse sperano che come assessore alla Cultura possa finanziare, con le consuete mance, qualche Festa del bigol”.