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PROFUGHI IN POLESINE, SIAMO GIUNTI AL NEGAZIONISMO

ROVIGO 19/11/2016 – <Siamo giunti persino a negare che esista la guerra ed un problema di sicurezza nelle terre di origine. I numeri e le condizioni permettono al paese, al Veneto e al Polesine di rendersi attore utile per un’accoglienza diffusa e solidale. Non ci sono soluzioni facile o comode, ma allo stesso modo non è tollerabile la continua strumentalizzazione politica. Occorre lavorare sullo spirito di cooperazione e coordinamento tra tutti, istituzioni, enti locali, imprese sociali e cittadinanza.

Il Prefetto di Rovigo ha tracciato una direzione di buon senso e di grande pragmatismo che può essere un punto di partenza. Alcuni sindaci hanno risposto in maniera positiva, tutti convinti che l’unica cosa da evitare è di creare centri di accoglienza di grandi dimensioni dove è impossibile pensare di organizzare politiche di integrazione efficienti e solidali. Ci mettiamo a disposizione per favorire il dialogo e trovare soluzioni di comune intesa con le amministrazioni. Ci chiediamo infine a cosa servano manifestazioni come quelle di stamattina davanti alla prefettura, in cui si attaccano le istituzioni e con la propaganda politica più becera si incita all’odio contro i profughi, seminando pregiudizi e veicolando una immagine falsata del Polesine come terra delle barricate e non accogliente>.

Così il deputato del Partito Democratico Diego Crivellari.