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EX CARCERE DI VIA VERDI, A BREVE INCONTRO TRA MINISTERO E COMUNE

ROMA 15/03/2016 – Il sottosegretario Ferri risponde al parlamentare del PD Diego Crivellari sulla nuova struttura penitenziaria: ultimo passo verso la piena operatività, già progetti con gli enti e associazioni locali: Coldiretti, Confcooperative, Titoli Minori ed Enaip. Ora attenzione per il futuro della casa circondariale dismessa.

<Il Ministero di Giustizia è pronto a breve ad incontrare il Sindaco di Rovigo per approfondire il futuro della vecchia casa circondariale di via Verdi>. Così l’on.Diego Crivellari dopo la risposta ad una interrogazione a firma dello stesso parlamentare, da parte del Sottosegretario al Stato alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, sul nuovo carcere di Rovigo. <Secondo gli ultimi dati sulla demografia carceraria il Veneto conta 2148 detenuti su un totale nazionale di 52846. La capienza regolamentare viene calcolata con lo stesso criterio con il quale si concede l’abitabilità e questo ci porta ad avere una situazione nazionale di capienza regolamentare di 49504 detenuti – ha continuato Crivellari – e  per il Veneto siamo a 1698 su i 2111 presenti, compresi quelli in semilibertà. Nel dettaglio parliamo di 120 donne e 1130 stranieri, ma soprattutto 44 internati su 381 in Italia. Ed arriviamo alla Casa Circondariale di Rovigo che al febbraio scorso nel sito di via Verdi poteva contare su una capienza regolamentare di 71 detenuti e su un totale presenti di 29 di cui 13 di nazionalità straniera.

Oggi con la nuova struttura penitenziaria Rovigo potrà dare il proprio sostanziale contributo all’amministrazione penitenziaria e alla giustizia ospitando sino a 207 reclusi. Mancano alcuni interventi per dare alla nuova struttura tutta la funzionalità e l’operatività di cui ha bisogno, ma dopo l’accelerazione di questi ultimi mesi e la forte volontà del Governo, il giudizio di tutti anche dei più critici è senza alcun dubbio positivo. Sull’organico delle guardie carcerarie, cogliamo con favore che si tratta di un’attesa che dovrà durare ancora poche settimane poiché è previsto già un primo adeguamento con il raggiungimento delle 80 guardie. Rovigo – ha sottolineato Crivellari – dunque come più “ampio progetto di rivisitazione e ridefinizione dell’edilizia penitenziaria degli istituti penitenziari del Paese” per garantire “adeguate condizioni di dignità e vivibilità ai ristretti ed agli operatori in carcere”.

E’ proprio dalla risposta odierna che si rileva che il nuovo penitenziario è una struttura importante che permetterà con i propri spazi, costruiti con una progettualità che ha tenuto in larga considerazione di quanto ci continua a dire da tempo la corte di Strasburgo, di avviare attività produttive a favore delle persone detenute, ma anche di ospitare, in termini residenziali, almeno 20 famiglie di operatori penitenziari, per poter arrivare a pieno regime a 150 guardie o unità operative. Come riferito dall’Amministrazione penitenziaria sono già presenti progetti con Enti di Formazione accreditati, presenti sul territorio, quali la Coldiretti di Rovigo, la Confcooperative di Rovigo, la Cooperativa Sociale “Titoli Minori Onlus” di Porto Viro, la T21 -Trasferimento Tecnologico ed Innovazione- di Rovigo e l’ENAIP provinciale. A questo valore innovativo, si aggiunge la valenza regionale per quanto riguarda le attività formative per il personale penitenziario. Ma un occhio di riguardo però va posto sul vecchio carcere di via verdi che come noto è un’area ed un pool immobiliare di rilievo per il centro storico della città di Rovigo. Sulla riqualificazione dell’area dell’ex carcere e sulla possibilità che nel breve periodo si possa parlare di un definitivo recupero – ha concluso Crivellari – occorre lo stesso interesse e la stessa volontà che ci ha caratterizzato per la realizzazione e l’inizio delle attività della nuova struttura>.

Nota sui progetti con gli enti e le associazioni locali: il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria riferisce che potrà essere stipulato un protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione di molteplici iniziative tra cui vengono indicati i seguenti:

–       con la Coldiretti di Rovigo corsi di formazione, presso la propria sede operativa, nel settore dell’agricoltura e di manutenzione del verde con abilitazione all’uso di attrezzature agricole e corso in materia di sicurezza sul lavoro;

–       con la Confcooperative di Rovigo corsi di formazione – da realizzarsi sia all’interno che all’esterno della nuova struttura – finalizzati all’acquisizione di titoli professionali spendibili nel campo lavorativo e riguardanti tra l’altro 1’attività di ristorazione interna al carcere con possibilità di distribuzione e servizio catering per attività esterne al carcere;

–       con la Cooperativa Sociale “Titoli Minori Onlus” di Porto Viro (RO)  la realizzazione, nell’ambito del progetto “KALEIDOS”, di percorsi specifici di formazione all’interno dell’istituto, seguiti da un maestro d’opera e la possibilità di un inserimento lavorativo all’esterno in aziende partner e la realizzazione di un laboratorio di falegnameria;

–       con la T21 di Rovigo la realizzazione di un laboratorio grafico e di stampa, volto all’acquisizione di competenze nell’ambito della grafica computerizzata e della fotografia digitale;

–       con l’ENAIP di Rovigo brevi corsi di formazione nel settore della ristorazione con laboratori di panificazione, pizzeria e cucina.