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L’Esecutivo del Circolo PD di Porto Tolle analizza il futuro del sito termoelettrico di Polesine Camerini.

Porto Tolle 6 agosto 2015 – Si è riunito lunedì 3 agosto  l’Esecutivo del PD di Porto Tolle per un incontro con il Sindaco del comune al fine di analizzare il futuro del sito termoelettrico di Polesine Camerini.

L’urgenza è stata dettata dalle preoccupazioni del PD locale per il silenzio della società elettrica  sul fronte produttivo e la mancanza  di un preciso piano di dismissione  sottraendosi così alle sue precise responsabilità scaricando così sul Comune l’onere di ipotizzare possibili scenari di conversione del sito industriale.

Tuttavia sembra che l’unica vera preoccupazione di Enel sia quella di non pagare l’IMU dovuta allo Stato e al Comune e molto ha fatto sul fronte fiscale per ridurre la rendita catastale chiedendo nel luglio 2013 un abbassamento del 75%,  senza preoccuparsi che questa drastica e non prevista riduzione del gettito IMU ha effetti pesantissimi sul bilancio del Comune di Porto Tolle. A fine settembre 2014 Enel Produzione S.p.A. comunicava a questa Amministrazione la formale rinuncia al progetto di riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, pur impegnandosi a mantenere la destinazione produttiva del sito. Eppure ricordiamo che fino a tutto il 2013 la centrale rientrava nell’elenco delle unità di produzione dispacciabili ammesse al meccanismo della remunerazione della disponibilità di capacità produttiva ai sensi della legge 379/2003 ed era ancora in itinere il progetto di conversione.

Il Sindaco ha esposto all’esecutivo tutto il percorso fin ora  effettuato per contrastare nelle varie sedi istituzionali tale pratica di declassamento proposta dall’Enel ma  che  l’Agenzia del Territorio  ha respinto. Bellan ritiene  che ciò sia stato possibile grazie all’ intervento  dell’Onorevole Baretta sottosegretario all’Economia, che sicuramente ha condizionato questo tipo di intervento, ripristinando così e  per il momento la rendita originaria. Ha elencato  in maniera cronologica tutte le azioni  effettuate dall’amministrazione per la questione IMU  e di tutti questi passaggi si sono sempre informati i riferimenti politici,on.  Baretta e on. Crivellari  in primis,  le Istituzioni, la Presidenza del Consiglio, la Presidenza del Ministero delle Finanza e dell’Ambiente, l’ANCI ma senza alcun formale riscontro. Fa presente, inoltre; di aver chiesto di nuovo un piano di dismissione evidenziando che questa Amministrazione si è attivata da tempo con i vertici di Enel per essere informata in merito alle reali intenzioni dell’azienda per il sito di Porto Tolle, sottolineando che, dato l’enorme impatto dell’impianto sul territorio, le scelte non possono essere determinate di imperio, ma devono necessariamente essere concordate con le Amministrazioni Locali, soprattutto con riferimento alla possibilità di destinazione del sito, riconversione o smantellamento, e i tempi o le modalità di realizzazione.

L’Esecutivo del Pd di Porto Tolle dopo ampia discussione  dichiara e ribadisce che :

“ Premesso che dopo 40 anni di presenza di questa importante industria di produzione d’ energia elettrica che negli anni 80-90 ha fornito il 20% del fabbisogno giornaliero Nazionale, il PD Portotollese ritiene:

–  sia legittimo pretendere una maggiore sensibilità istituzionale attraverso un dialogo concreto fra Amministrazioni Locali, Governo e Azienda

– sia necessario costruire un programma di destinazione del sito disciplinando le progettazioni nel rispetto ambientale e tutelando le attività primarie e turistiche adiacenti

–   sia urgente concludere  il contenzioso ICI-IMU  e definire con Governo ed Agenzia del Territorio  il mantenimento di un equo gettito IMU condividendo una graduale riclassificazione.

– che le soluzioni del futuro del  riassetto del sito termoelettrico abbiano come obiettivo di generare opportunità occupazionale

Tutte le idee, le proposte, le progettazioni preliminari, le iniziative vanno valutate e fissate in un accordo globale con la regia del Comune.

Il PD di Porto Tolle si impegna, in stretta collaborazione con gli esponenti Nazionali dello stesso Partito, a sostenere  le azioni del Sindaco per individuare le progettazioni più credibili e nella massima trasparenza che possano determinare occasione di sviluppo per i settori produttivi e di servizio del territorio.

Auspica in un protocollo d’intesa fra comune Enel con la regia del governo  per  

  • una soluzione condivisa sul contenzioso ICI
  • un accordo per l’IMU che contenga una proposita per i  prossimi anni impostando un declassamento sequenziale
  • un programma di dismissione graduale con la bonifica del sito in rispetto delle norme ambientali e del territorio circostante
  • Concrete iniziative in sintonia con le aspettative del territorio sia dal punto di vista delle energie rinnovabili che quella di valorizzazione turistica dell’area adiacente ivi compreso il centro informazioni. 
  • in attesa delle suddette decisioni sul futuro produttivo dell’impianto, Enel mantenga attivo il sito dal punto di vista delle risorse garantendo gli attuali livelli occupazionali con eventuale ridefinizione dei ruoli. “ 

Essendoci molti elementi per entrare a pieno titolo nelle problematiche appena esposte si è deciso di programmare  come PD di Porto Tolle, nel mese di settembre, un convegno pubblico a carattere Nazionale organizzato dal PD locale  sul futuro del sito di Polesine Camerini e sulle prospettive future dove saranno attori: ENEL – Amministrazioni Locali ( Comune- Provincia-regione)- Governo

 Sono stati toccati altri due punti urgenti da affrontare :

  • la situazione della Pesca nel nostro comune con l’impegno di programmare degli incontri per analizzare le problematiche e per effettuare iniziative a sostegno dl settore
  • estrazioni metano nell’Emilia Romagna. Il PD si è dichiarato contrario ad ogni forma di sperimentazione e di estrazione del gas naturale; seppure questo avvenga in un’altra Regione il fenomeno della subsidenza può come successo negli anni 50 e 60 interessare anche il Delta del Po. Come i nostri padri ci opporremo con tutte le forze a questo sfruttamento del sottosuolo con conseguenze disastrose per il fragile territorio del Delta.